Farmaci antinfiammatori non steroidei Fans: conosciamoli meglio

Farmaci antinfiammatori non steroidei Fans: conosciamoli meglio

Inoltre gli eventi avversi attribuiti all’uso di FANS, soprattutto in specifiche condizioni di rischio, sembrano essere piuttosto un effetto di classe che non principalmente legate alla selettività del meccanismo di inibizione di COX. In tali condizioni di rischio l’ipoaldosteronismo iporeninemico indotto dai FANS determina uno stato di acidosi tubulare di tipo 4 (RTA-4) che si manifestano con severi quadri di iperkaliemia in pazienti suscettibili [49]. Non molti studi dimostrano l’effetto a lungo termine dell’esposizione prolungata ai FANS in termini di insorgenza o progressione di CKD. Nonostante ciò è stato dimostrato che l’uso di FANS giornaliero per oltre un anno di durata aumenti il rischio di sviluppare CKD.

  • Di seguito una breve lista di alcune delle domande più frequenti che riguardano l’uso dei farmaci antinfiammatori.
  • E’ ovvio che si agisca con cautela  anche perché nel territorio se insorgono effetti collaterali legati al farmaco non si possono avere  le possibilità di  intervento che si possono avere in un ambiente protetto quale l’ospedale.
  • La nefrotossicità da FANS si esprime con un ventaglio abbastanza esteso di manifestazioni differenti per importanza, frequenza ed impatto clinico.
  • Alcuni antinfiammatori possono dare reazioni imprevedibili con altri farmaci, sia per interazioni con il meccanismo d’azione che per un aumento del rischio di effetti collaterali.
  • Questo è necessario perché la somministrazione prolungata di corticosteroidi può portare a un’atrofia surrenalica e l’interruzione improvvisa può comportare insufficienza surrenalica e ipotensione.

Sia gli effetti terapeutici che quelli avversi derivano dal meccanismo d’azione di inibizione dell’enzima Ciclossigenasi (COX) che impedisce la ossidazione dell’acido arachidonico nella famiglia degli eicosanoidi da cui derivano prostanoidi (prostaglandine e trombossani) gli effettori, tra l’altro ma non esclusivamente, della flogosi. L’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) ha da poco raccomandato l’uso degli antinfiammatori steroidei per il trattamento dei pazienti con sintomi gravi da COVID-19, la malattia causata dall’attuale coronavirus. La decisione dell’OMS riprende quella assunta da diverse altre istituzioni sanitarie, in seguito agli esiti di un grande test clinico già pubblicato lo scorso giugno.

Sebbene i FANS rappresentino una delle cause più frequenti di NIA farmaco-indotta, l’incidenza di sindrome nefrosica sembra abbastanza bassa. In due case-series di NIA-indotta da FANS solo 3 su 121 pazienti presentavano una sindrome nefrosica [33]. I FANS sono classificati in gruppi in base alla struttura chimica dei composti (Tab.1) o in base alla prevalente capacità di inibizione delle isoforme di COX. Dal Rapporto OsMed di AIFA 2019, infatti, emerge una significativa differenza nella prescrizione e consumo di FANS tra alcune regioni del meridione rispetto a quelle del nord dell’Italia.

Attività in primo piano

Da non dimenticare, inoltre, la possibile insorgenza di reazioni allergiche in individui sensibili. Naturalmente, un’eventuale reazione allergica può manifestarsi anche nel caso in cui i cortisonici vengano somministrati per brevi periodi di tempo. Da non dimenticare, inoltre, che qualsiasi tipo di FANS può provocare reazioni allergiche in individui sensibili.

A volte si tratta di effetti diretti e voluti del farmaco e pertanto l’analisi deve evidenziare o meno l’efficacia della terapia; altre volte si tratta di conseguenze non volute o di veri e propri effetti collaterali. Ulteriori informazioni si possono trovare nel nostro database delle analisi di laboratorio e se non trovate l’analisi che cercate consultate l’elenco degli acronimi e delle sigle. Tra i FANS più frequentemente utilizzati vi sono il naprossene, l’ibuprofene e il flurbiprofene; l’aspirina invece, anche se ha un basso costo ed efficace, è molto meno utilizzata rispetto a qualche anno fa, tranne che nel trattamento dell’artrite nella Malattia Reumatica, a causa dei suoi potenziali effetti collaterali. La nefrotossicità da FANS si esprime con un ventaglio abbastanza esteso di manifestazioni differenti per importanza, frequenza ed impatto clinico.

Cosa fare se si prende una dose eccessiva?

Le COX-2 invece sono indotte nel sito dell’infiammazione da prodotti batterici e citochine (altri mediatori dell’infiammazione), perciò sono ritenute responsabili della produzione di prostanoidi mediatori dell’infiammazione, che causano dolore, gonfiore e febbre. Le prostaglandine svolgono un ruolo fisiologico importante anche nel rene, regolando il flusso sanguigno al sistema filtrante, il tubulo renale. La somministrazione dei FANS negli anziani, nei bambini e nei pazienti suscettibili, può portare ad insufficienza renale. I FANS, come tutti i farmaci, non sono esenti dal provocare effetti collaterali gravi e reazioni avverse inaspettate, per questo devono essere utilizzati quando strettamente necessario o per periodi non prolungati.

Questa categoria di farmaci è ampia e prima di ogni utilizzo si consiglia sempre il parere di un medico di fiducia che sarà in grado di indicarvi il prodotto più consono alle vostre esigenze e che non vada in contrasto con possibili allergie o farmaci che già state utilizzando. In letteratura sono numerosi gli studi disponibili che indagano le proprietà medicamentose dell’arnica, ma ad oggi esiste solo un’ipotesi di reale efficacia nel trattamento dell’artrosi. Più comunemente, si trova sotto forma di tintura, usabile anche come base per impacchi e impiastri. I rimedi omeopatici orali contengono arnica, ma con una formulazione talmente diluita da non è considerata pericolosa (di fatto non rimane più alcune molecole della pianta nel prodotto finito).

I COXIB invece, agendo soltanto sulla COX-2 nei tessuti infiammati, hanno un basso potenziale di gastrolesività. Per contro, lo squilibrio che si crea tra COX-2 (inibita) e COX-1 (attiva) fa si che i COXIB possano modificare alcuni parametri della coagulazione del sangue. Humanitas Research Hospital è un ospedale ad alta specializzazione, centro di Ricerca e sede di insegnamento universitario e promuove la salute, la prevenzione e la diagnosi precoce.

Quali sono i principali effetti collaterali dei FANS?

Oltre all’attività antinfiammatoria e antidolorifica, alcuni FANS possiedono anche proprietà antipiretiche. I farmaci antinfiammatori non steroidei – anche noti con l’acronimo FANS o NSAIDs (dall’inglese Non Steroidal Anti Inflammatory Drugs) – sono fra gli antinfiammatori più comunemente impiegati. – Tutti i FANS sono controindicati in pazienti con severi problemi cardiaci e renali
– Particolare attenzione alla concomitanza tra FANS e trattamento con diuretici dell’ansa
COMBINAZIONI FISSE
Si portano ad esempio due combinazioni fisse perché ambedue verificate in studi che ne hanno stabilito un’efficacia identica al sumatriptan.

Il controllo del dolore tende a verificarsi molto più rapidamente di quelli antinfiammatori, come nell’artrite. Ciascun antinfiammatorio ha dosi e frequenza di assunzione proprie e il dosaggio di ciascuno non è confrontabile con molecole diverse, ad esempio l’ibuprofene da 800 mg non è 8 volte più forte del diclofenac da 100 mg. Questi farmaci bloccano in modo specifico solo l’enzima COX-2 che stimola la risposta infiammatoria.

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La Tachipirina® è un antinfiammatorio?

Ostacolano inoltre la coagulazione, fatto positivo in alcuni casi ma non in altri (un altro uso dell’aspirina è la prevenzione, se assunta tutti i giorni a basse dosi riduce le probabilità di attacchi cardiaci o ictus nei soggetti ad alto rischio). In alcuni casi, però, il sistema immunitario può essere sopraffatto dal coronavirus che continua a replicarsi sfruttando le cellule del nostro organismo, al punto da portare a una risposta molto violenta e distruttiva che contribuisce al peggioramento delle condizioni del paziente. Se si verifica questa circostanza, i medici provano a modulare la risposta immunitaria con alcuni farmaci, cercando di ridurre la portata della reazione distruttiva. Esistono differenti tipologie di FANS, che si distinguono in base al particolare tipo di COX su cui agiscono.